Una doccia calda è sicuramente il modo migliore per iniziare o concludere una giornata stressante: l'acqua calda che scorre sulla pelle sembra riuscire a portar via anche le tensioni accumulate durante il giorno. Ma i vapori e le condense che vanno a depositarsi sulle superfici delle pareti e sullo specchio creano livelli elevati di umidità nella stanza da bagno e, se non interveniamo in modo corretto, rischiamo di trovarci a combattere contro problemi di muffa in bagno. Quelle piccole goccioline, se sottovalutate, possono trasformarsi in antiestetiche macchie nere alle pareti che, oltre ad essere brutte da vedere, possono causare gravi danni alla salute.
Il primo passo da compiere per contrastare l'umidità in bagno è quello di riscaldare bene la stanza prima di fare la doccia o il bagno caldo. La condensa si forma quando le pareti fredde vengono a contatto con il caldo del vapore, un po' come accade quando in estate togliamo una bottiglia fresca dal frigorifero e notiamo che la superficie si appanna. In effetti i problemi di umidità nel bagno tendono a registrarsi principalmente in inverno, quando le temperature esterne rendono le pareti più fredde e quando le temperature rigide rendono poco piacevole mantenere aperte le finestre per garantire il ricambio d'aria. Tuttavia non occorre lasciare aperta la finestra per ore: bastano pochi minuti per garantire ambienti salubri e sani.
Una buona prevenzione dell'umidità in bagno può essere fatta attraverso:
- vernici specifiche
- ventilazione
- pulizia della doccia dopo ogni utilizzo
- utilizzo di piante specifiche
La scelta di pitture apposite per le pareti del bagno prevede l'impiego di vernici specifiche per l'impermeabilizzazione, che permettano di resistere all'umidità e contrastare la formazione di muffe per lunghi periodi. Si tratta di idropitture specifiche per ambienti umidi che possono rivelarsi preziose soprattutto in presenza di bagni ciechi.
Una corretta ventilazione può essere garantita aprendo la finestra subito dopo aver fatto la doccia, o in alternativa (quando questa sia assente) lasciando aperta la porta o azionando l'aspiratore. In mancanza anche di uno solo di questi elementi la condensa resterà imprigionata nella stanza e la formazione di muffe sarà inevitabile. Nella stanza da bagno impossibilitata a ricevere un adeguato ricambio d'aria naturale la miglior soluzione potrebbe essere quella di installare una ventola, che convogli il vapore all'esterno della stanza. In questo caso sarà opportuno accenderla subito prima di compiere quelle azioni che generano le condense e lasciarla accesa per circa mezz'ora dopo la doccia.
Anche la pulizia della doccia subito dopo l'utilizzo può aiutare a contrastare l'umidità: se procediamo subito senza lasciare che asciughi, non solo elimineremo immediatamente il vapore ma riusciremo anche a rendere più facili e veloci le operazioni di pulizia in quanto andremo a rimuovere anche eventuali tracce di calcare prima che queste si depositino sul piatto e sulla rubinetteria creando antiestetici aloni bianchi. La pulizia della doccia dovrebbe prevedere ogni elemento: aiutandoti con un panno in microfibra o una spatola asciuga prima le piastrelle, procedendo dall'alto verso il basso, per poi passare ai vetri del box e alla colonna della doccia. Per ultimo asciuga il piatto doccia.
Vi sono poi anche alcune specie di piante che sono particolarmente apprezzate per la loro straordinaria capacità di migliorare la qualità dell'aria. Si tratta in genere di piante tropicali, che permettono di avere un prezioso alleato per combattere l'umidità e al tempo stesso anche un utilissimo accessorio per decorare la stanza e regalargli quell'aspetto decisamente elegante. Tra le specie più indicate per il bagno troviamo, oltre a tutte le varietà di piante tropicali, anche esemplari come l'Aloe Vera, la Begonia, l'orchidea e le felci.